Si dice spesso che in cucina ci voglia creatività.

E, si sa, la creatività viene principalmente dalla nostra mente, dal nostro cervello. Viene così spontaneo dire, a chi si appresta per la prima volta a cucinare qualcosa di nuovo, di “usare il cervello” per creare qualcosa di meraviglioso.


Oggi vogliamo parlarvi di un’artista italiana che ha “usato” il cervello in cucina in maniera abbastanza originale!
L’artista si chiama Sara Asnaghi, viene da Milano ed è diventata famosa per aver creato un gruppo di piatti di diverso genere (antipasti, primi o dolci) con una caratteristica comune: tutti avevano la forma di un cervello umano!

Avete capito bene: tutte le sculture di cibo create da Asnaghi avevano la forma dell’organo che utilizziamo per pensare.
Tra questi un blocco di formaggio totalmente intagliato per formare un cervello, una zuppa di piselli con cervello e perfino un dolce di praline di zucchero colorate a forma di cervello.
Insomma, tutto si può dire dell’artista tranne che…non abbia usato la testa!

Alcuni dei lavori della Asnaghi possono tranquillamente essere scambiati per cervelli veri, mentre altri sono immediatamente riconoscibili come opere costruite appositamente per l’occasione.

Ma come mai questa scelta così insolita?
La stessa artista offre la spiegazione, dicendo che il suo progetto mirava a far pensare al fatto che troppo spesso non ragioniamo abbastanza su quello che mangiamo, non usiamo il “cervello” a tavola. Non basta infatti saper cucinare bene, ma si deve, secondo l’artista, imparare ad utilizzare gli ingredienti giusti, ad abbinare i sapori e a cercare di evitare cibi dannosi, come quelli modificati geneticamente.

E voi cosa ne pensate?
Usate o no il cervello in cucina?

Andreas Marcopoli