“Ma cosa c”è in quella zucca?” La leggenda di Jack o” Lantern


“Ma cosa c”è in quella zucca?” La leggenda di Jack o” Lantern

Quante volte da piccoli ci siamo sentiti dire:”ma si può sapere che cos’hai in quella zucca?” oppure: “vedi di mettere un po’ di sale in quella zucca dura!”! Maestri, professori, genitori, nonni, chiunque si trovasse davanti alle nostre marachelle ci apostrofava così 😉

Memore di questi simpatici rimproveri, il Nonno Pasticciere ha deciso di fare un giro tra le “zucche” (da mangiare ovviamente!) e di preparare insieme a voi l’arrivo di Halloween.


A dire il vero, già venerdì scorso, sul suo blog è apparsa la prima gustosa ricetta per una colazione spaventosamente dolce…non ci crediamo? Vi siete persi la ricetta? Poco male, potete sempre rimediare cliccando qui 😉

Ragni e biscotti a parte, il Nonno è andato a curiosare tra gli scaffali della sua libreria per vedere se saltava fuori qualcosa in merito alla zucca più famosa di tutte: Jack o’ Lantern, il “simbolo culinario” della festa di Halloween.
Molti di voi, anzi, quasi tutti, conoscono le origini di Halloween, ma quanti saprebbero raccontarci la storia di Jack?

Ecco cosa ha raccolto il Nonno.

Tanti e tanti anni fa, in Irlanda, viveva un vecchio fabbro di nome Jack, ubriacone e taccagno. Era la notte di Halloween quando il vecchio, seduto al bancone di un pub davanti a un grosso boccale di birra, si imbatté nel Diavolo, venuto per reclamare la sua anima. Jack, che era furbo come una volpe, stava per cadere nelle mani di Satana, quando, con uno stratagemma, riuscì a imbrogliarlo facendogli credere che gli avrebbe dato la sua anima in cambio, però, di un”ultima bevuta. Il Diavolo, così, si trasformò in una monetina da sei pence per pagare l”oste e Jack fu abbastanza veloce da riuscire a intascarsela.
Poiché, poi, possedeva anche una croce d”argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria. Jack, allora, stipulò un nuovo patto col Diavolo: lo avrebbe lasciato andare purché questi, per almeno 10 anni, non fosse tornato a reclamare la sua anima. Satana accettò.


Dieci anni dopo, Jack e il Diavolo si incontrarono di nuovo e Jack, sempre con uno stratagemma, riuscì a sottrarsi al potere del Principe delle Tenebre e a fargli promettere che non lo avrebbe cercato mai più. Il Diavolo, che si trovava in una situazione difficile, non poté far altro che accettare. Quando Jack morì, a causa della sua vita dissoluta, non fu ammesso nel Regno dei Cieli e fu costretto a bussare alle Porte dell”Inferno; il Diavolo, però, che aveva promesso che non lo avrebbe cercato, lo rispedì indietro tirandogli addosso un tizzone infernale ardente. Jack se ne servì per ritrovare la strada giusta e, affinché non si spegnesse col vento, lo mise sotto la rapa che stava mangiando.

Si dice che da allora Jack vaghi con il suo lumino in attesa del giorno del Giudizio (da qui il nome JACK O” LANTERN, Jack e la sua Lanterna) e sia il simbolo delle anime dannate ed errabonde. Quando gli Irlandesi, in seguito alla carestia del 1845, abbandonarono il loro Paese e si diressero in America, portarono con sé questa leggenda e, poiché le rape non erano in America così diffuse come in Irlanda, le sostituirono con le più comuni zucche. Da allora, la zucca intagliata con la faccia del vecchio fabbro e il lumino all”interno, è il simbolo più famoso di Halloween”. (da http://www.bambinopoli.it… alla fine anche il Nonno ha ceduto alla rapidità del web :P)

Lo sapevate che prima della scoperta della zucca americana, i Jack-o”-lantern venivano ricavati da grandi rape?
Questa è proprio una bella favola da raccontare per la colazione di Halloween! Che cosa avete in mente di cucinare? Scriveteci le vostre ricette, magari con qualche particolare “tipicità” dal mondo…noi intanto andiamo sul tradizionale 😉

Eleonora Ciambellotti