Tra le nuove idee che emergono giorno dopo giorno nel mondo del cibo, si stanno ultimamente facendo strada alcune ricerche che dovrebbero portare a soluzioni per avere delle “confezioni” commestibili.
Cioè degli involucri che possano essere consumati insieme al prodotto, riducendo così, in questo modo, la quantità di rifiuti prodotti.

Tra queste possiamo menzionare l’idea di Leclair Bisson: la designer francese ha deciso di utilizzare il pomodoro per creare delle confezioni commestibili.
Esatto: il pomodoro viene lavorato fino ad ottenere la forma desiderata per contenere il cibo. In questo modo si può mangiare tutto, contenitore e contenuto. L’esperimento è stato partorito dalla convinzione che serva diminuire in modo consistente la produzione di rifiuti nella nostra società, per avvicinarsi ad un mondo più sostenibile.

Sulla stessa linea d’onda, ma in maniera forse ancora più estrosa e originale, si posiziona la società WikiFoods che, sempre per seguire il filone delle confezioni commestibili, ha prodotto le WikiCells.
Ma cosa sono le wikicells? Esse sono delle piccole palline formate da due parti: una parte interna dove è riposto il…cibo vero e proprio (frutta, gelato, formaggio, etc. etc.) e un involucro esterno formato da materiale commestibile, che serve come copertura per il cibo stesso.
Il risultato è una fantascientifica pallina di cibo “portatile” e interamente commestibile in qualsiasi momento della giornata.
Qui potete vedere altri esempi.

Nella foto seguente potete vedere le creazioni in tutti i differenti gusti che sono stati creati, con i rispettivi involucri. Cosa ne pensate?

Il problema sarebbe uno soltanto: le confezioni che vengono attualmente utilizzate servono per proteggere il cibo da eventuali batteri che potrebbero inficiare il prodotto stess entrando in contatto con esso.
Nel momento in cui ci si troverebbe ad avere una confezione commestibile, come si potrebbe ovviare a questo problema?

E, soprattutto, chi si porterebbe delle palline commestibili nello zaino, o nelle tasche, senza alcuna protezione, se non lo stesso involucro commestibile?

Il nocciolo della questione sembra tutto qui…nell’attesa che si trovi una soluzione, le nostre merendine continueranno ad avere la consueta confezione rosa che le contraddistingue…almeno così son facili da trovare! 🙂

Andreas Marcopoli