Cosa c”è nella tazza di caffè?


Cosa c”è nella tazza di caffè?

Cosa fareste se un giorno, al posto del caffè, vi ritrovaste nella vostra tazzina un paesaggio stellato? O una galassia lontana?
Strano, certo, ma non impossibile. Almeno, non se si ha un po’ di immaginazione e tanta, tanta fantasia.

La stessa fantasia che ha la designer americana Witchoria (nome d’arte), che ha dato vita al progetto “Coffee Cup Manipulations”, del quale si diverte a trasformare le tazzine di caffè in piccoli contenitori di microcosmi vicini e lontani.


L’artista statunitense infatti sostituisce il caffè che abitualmente troviamo all’interno delle nostre belle tazzine in porcellana con paesaggi di diverso tipo, creando una commistione di realtà e fantasia che spiazza l’osservatore; non capita tutti i giorni, infatti, di ritrovarsi un surfista che cavalca le onde al posto della classica bevanda che ci tiene svegli!


Ma questa è solo una delle idee che sono saltata ella mente di Witchoria; tra le altre ci sono un’insieme di stelle che vanno a formare una galassia nebulosa, un mare in tempesta che viene colpito da potenti fulmini e tuoni, alcune rocce che fisse aspettano che il mare si vada ad infrangere sopra di esse.


Paesaggi estremamente terreni e paesaggi prettamente spaziali: sembrano queste le due direzioni artistiche intraprese da Witchoria per raccontarci i suoi mondi all’interno della tazzina di caffè.
Qualcuno, oltre a far notare la straordianaria bellezza delle opere, le ha definite quasi come surrealiste.


Ed in effetti non sono pochi i tratti che avvicinano le splendide tazze di Witchoria con le opere di Dalì e compagnia: troviamo infatti lo straniamento dalla realtà, l’utilizzo di oggetti del quotidiano decontestualizzati, il potere immaginario della mente che crea sogni che diventano reali.
A noi piace molto quest’artista, perché ci ricorda che ogni tanto dobbiamo imparare a trovare cose straordinarie anche negli oggetti che vediamo tutti i giorni.

E voi cosa ne pensate?

Andreas Marcopoli