Il colore che scompare da frutta e verdura: il progetto fotografico di Giorgio Cravero


Il colore che scompare da frutta e verdura: il progetto fotografico di Giorgio Cravero

Sicuramente, nella vostra vita, avrete visto molte volte la frutta e la verdura cambiare colore.
Le banane passare dal verde al giallo e poi al marrone, così come le albicocche, dal giallo all’arancione, o susine, dal verde al violetto.

Siamo quasi certi però che non avete mai visto frutta e verdura perdere completamente i loro colori e diventare…in bianco e nero!
Questo è quello che avviene nelle opere fotografiche dell’artista Giorgio Cravero, originario di Torino.
Questo abile fotografo ha infatti dato vita al progetto “Colors”, serie di fotografie in cui la frutta e la verdura perdono il loro colore, che cola verso il basso come vernice.


Una banana, un’arancia, o delle carote, tutte accomunate dallo stesso destino: la perdita del colore vitale, che viene sostituito da un bianco e nero privo di gioia e felicità.

Ma qual è l’obiettivo di questo progetto di Cravero, che ha come protagonisti frutta e verdura?
Beh, basta dare un’occhiata alla sua pagina ufficiale (e avere un po’ di dimestichezza con l’inglese) per capirlo: il progetto Colors nasce infatti dalla volontà dell’artista di analizzare il rapporto tra uomo e natura.

Negli ultimi anni l’uomo ha spesso cercato di sovrastare la natura stessa, andando a toccare corde ed equilibri del nostro Pianeta che forse sarebbe stato meglio lasciare così com’erano.
Proprio da questo parte quella che è una specie di denuncia di Cravero, nei confronti dell’uomo: frutta e verdura perdono il proprio colore, la propria linfa vitale, poiché intaccati dalla tossicità introdotta dall’uomo stesso.


L’unica parte che rimane colorata è la parte più in alto delle verdure e della frutta fotografati, come a simboleggiare la resistenza vitale della natura stessa nei confronti dell’uomo.


Una storia particolare, dietro a scatti secondo noi bellissimi.

Voi cosa ne pensate?

Andreas Marcopoli

(Copyright foto: Giorgio Cravero – Fonte: http://www.giorgiocravero.com/)