Il tiro alla fune: più di un semplice gioco


Il tiro alla fune: più di un semplice gioco

Torna l’appuntamento con un mondo di giochi, il Nonno è pronto a tirare forte e vincere gli avversari. Avete già capito di cosa stiamo parlando?

 

E’ proprio il tiro alla fune, gioco popolare a squadre di origine contadina.
Le regole sono facili da ricordare. Le due squadre si dispongono alle estremità della fune e il campo viene diviso da una linea equidistante dalle due squadre. Al segnale del giudice si inizierà a tirare, cercando di portare la squadra avversaria ad oltrepassare la linea divisoria. Sarà dichiarata perdente la squadra che vedrà il suo ultimo concorrente oltrepassare la linea.

Ma il tiro alla fune è più di un semplice gioco, è stato sport olimpico dal 1900 al 1920. Ogni due anni vengono organizzati i mondiali di tiro alla fune dalla Federazione Internazionale di Tiro alla Fune (Tug of War International Federation, TWIF). A questi campionati partecipano le squadre nazionali e vengono organizzati incontri sia indoor che outdoor.
La differenza oltre al luogo in cui si svolge l”incontro consiste nel tipo di tirata e nell”abbigliamento previsto. Tirata sul petto e quindi orizzontale la prima, che si svolge su una pedana in legno con superficie in gomma all”interno di palazzetti e palestre indossando scarpe da tennis con suola liscia; tirata sul fianco o “di ciglio” la seconda, che si svolge all”esterno, su superfici piane, indossando scarponi con tacco in ferro in grado di far presa sul terreno.

E’ uno sport che richiede grande sforzo fisico. Gli allenamenti richiesti da questa disciplina sono duri e continui: in palestra tre volte alla settimana a tirare pesi di ancoraggio per un totale di 3 o 4 quintali. Concentrazione e prestanza fisica sono le caratteristiche richieste insieme al peso che svolge un ruolo fondamentale. Infatti, il tiro alla fune prevede squadre composte da 8 giocatori in base al peso complessivo del team: si parte dai 600 kg fino ad arrivare ai 720 kg, ma solo, nel caso dell”outdoor. Pe far sì che non ci siano squilibri e irregolarità, i giocatori due ore prima della gara, sono chiamati ad un”altra prova: quella della bilancia.
 La corda di canapa, il vero oggetto della contesa, deve avere caratteristiche ben precise: oltre ad essere priva di nodi o altri appigli per le mani, deve presentare un diametro di 10/12 cm e una lunghezza di 36 metri. La durata media di una tirata spazia dai 35 ai 45 secondi ma, si può arrivare anche ai 2 o 3 minuti nel caso di incontri molto equilibrati. Attenzione però a non cadere a terra. Se non ci si rialza entro 3 secondi si rischia la sanzione. Commesse 3 infrazioni la tirata è assegnata all”avversario.
State pensando di cimentarvi in questa disciplina? Non prima di aver gustato una colazione nutriente e genuina, parola di Nonno Pasticciere:).

Vi lasciamo con il video di una canzone Tug of war di Paul McCartney, dall”album omonimo, in cui il tiro alla fune viene utilizzato come metafora dei rapporti di forza fra le nazioni del mondo.

 

 

Alla prossima!

Fonti:
http://tiroallafuneibisonti.jimdo.com/storia-del-tiro-alla-fune/
www.repubblica.it

                                                                                                                        Manuela Piccioni