Un appuntamento importante quello con la colazione. Un momento intimo, familiare. Un modo per assaggiare le nostre tradizioni, ripercorrere in un caffè le tappe della nostra “storia”. Ed è per questo che il Nonno Pasticciere ha deciso di immergersi nel passato per scoprire cosa mangiassero i nostri avi appena svegli. Ma da quand’è che gli uomini fanno colazione? Forse da sempre, forse da quando hanno scoperto il valore della casa, del focolare, la bellezza di un bacio o un abbraccio prima di mettersi a lavoro.
Una macchina del tempo, ecco quello che servirebbe al Nonno Pasticciere, così da sbirciare tra le ricette di “un tempo” e magari inventare un nuovo dolce per voi 🙂
Purtroppo nessun mezzo arriverà in soccorso!!
Ma basta prendere un aereo e…atterrare in Egitto!


Sì, perché gli Egiziani sono uno dei pochissimi popoli ad averci lasciato tracce della loro ars culinaria! Dato che credevano che la vita continuasse dopo la morte e che l’anima avesse ancora bisogno di mangiare, di bere e di tutte le cose di cui godeva in vita, nelle piramidi, le tombe faraoniche cono stati ritrovati “resti” di alimenti e geroglifici riguardanti la loro fabbricazione. Naturalmente i reperti dei corredi e le immagini delle tombe ci hanno tramandato le usanze alimentari di personaggi facoltosi:ma attenzione ad esagerare, l’abbondanza non era vista di buon occhio tra questo popolo!! “Non ti abbuffare di cibo: chi lo fa avrà la vita abbreviata”, oppure “E’ gran lode dell’uomo saggio contenersi nel mangiare”, o infine “E’ meglio stentare dalla fame che morire d’indigestione”…questi gli ammonimenti più frequenti!
Ma quali erano i cibi “preferiti” dagli egiziani a colazione? Sicuramente pane e birra!Sì, perché nella loro dieta molto ricca di cereali, si producevano circa 40 tipi di pane, con diverse forme, triangolare, rotonda ovale ecc, e ingredienti, orzo, farro, frumento!

Preparazione del pane. Particolare. Pittura parietale della Tomba di Ramesse III, Nuovo Regno, (1570-1070 a.C), XIX dinastia. Necropoli della Valle dei Re, riva occidentale del Nilo, di fronte a Luxor, Egitto. Fonte: http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/minisiti/alimentazione/sezioni/origini/articoli/egitto.html

Era cotto all”aperto, in forni d”argilla che si trovavano nei cortili delle case. Veniva poi consumato al naturale o arricchito con grasso e uova, oppure addolcito con miele e frutta. Vi erano anche focacce, sulle quali si poteva spalmare il miele o una specie di marmellata di datteri. Ma nel pane vi erano quasi sempre ingredienti sgraditi: sabbia, pietruzze e insetti. La fine sabbia del deserto non si poteva evitare così si mescolava alla farina e produceva una precoce erosione dei denti. Il pane che si preparava nel III millennio a.C. era molto simile a quello tradizionale, rotondo che viene fatto ancora oggi dai contadini dell”Alto Egitto e che si chiama aysh sham o pane del sole.
Sulle tavole dei faraoni, oltre al pane, c”era il ful medames, il piatto nazionale egiziano, si trattava di piccole fave lessate per ore e insaporite con olio e aromi vari.

Accanto a tutto questo si potevano trovare uova, burro, latte e miele e anche tanta frutta e verdura, come lattuga, cipolle, aglio, piselli, ceci e lenticchie e uva, fichi, datteri e melograni.

La birra, ricavata dall’orzo, con il vino d’uva e di datteri erano le bevande di accompagnamento.

Donna che prepara la birra. Calcare dipinto. Antico Regno, V dinastia. Museo Egizio, Firenze.Fonte: http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/minisiti/alimentazione/sezioni/origini/articoli/egitto.html

 

Il ritrovamento di vere e proprie “ricette” incise su tavolette testimonia, inoltre, la passione degli Egizi per i dolci, preparati con mandorle, datteri e miele, usata al posto dello zucchero.

Questa però era la colazione dei “ricchi”, i poveri si dovevano accontentare del solo pane e cipolla 😉

E oggi, lo sapete voi come fanno colazione in Egitto? Il Nonno Pasticciere si è perso tra le piramidi ad insegnare alle Sfingi a cucinare e non ha avuto tempo di fare ricerche…Gli date una mano?? 😀

 

Manuela Piccioni Eleonora Ciambellotti