In principio fu il cioccolato…e il mondo si illuminò di dolcezza!


In principio fu il cioccolato…e il mondo si illuminò di dolcezza!

Si sa, appena scesi dal letto il mondo ci appare grigio, ostile, faticoso e piano piano mentre ci avviciniamo alla cucina, ecco, crescere in noi voglia di coccole, di caldo, di qualcosa che riesca a colorare una quotidianità troppo spesso frenetica. Il Nonno Pasticciere sa che un “aiutino” è in grado di fornirlo…ogni giorno prepara per voi tante prelibatezze al cioccolato, il miglior alleato del buon umore 😀

Nei suoi pellegrinaggi intorno al mondo, il nostro protagonista ha scoperto la storia e gli “usi e costumi” degli ingredienti che usa per comporre i suoi dolci. Nelle settimane precedenti vi abbiamo parlato delle confetture, questo mercoledì è la volta del Theobroma cacao, pianta dalle foglie persistenti, alterne, ovali, con il margine lievemente ondulato, lucide nella parte superiore e con picciolo fogliare dotato di articolazione che permette di orientarsi a seconda dell”intensità luminosa. Non lo sapevate che il cacao è un po’ un girasole? 😛

 

 

All”interno di una polpa asprigna, sono racchiusi numerosi semi ovali e piatti, a forma di mandorla, di colore bruno-violaceo, disposti in cinque file, contenenti zuccheri, grassi, albuminoidi, alcaloidi e coloranti, tutte sostanze che fanno del cioccolato un alimento “indispensabile” per la nostra dieta…avevate dubbi in merito? 😀 Tra questi alcaloidi, i più importanti sono la teobromina e la caffeina (contenuta in quantità ridotta): il primo è un euforizzante mentre il secondo è un eccitante: grosse quantità di cacao possono infatti indurre una dipendenza fisiologica…sensazione molto spesso sperimentata anche dal Nonno Pasticciere 😛

 

 

Infatti come un novello Montezuma, primo sommelier del cioccolato, il Nonno Pasticciere adora assaggiare le sue tentazioni al cioccolato per renderle ancora più speciali, per far sì che quelle giornate grigie si trasformino in una tavolozza di colori brillanti. La “chimica” ovviamente gli dà una mano 😉 Grazie al suo contenuto di sali minerali, vitamine e carboidrati il cacao è un alimento molto energetico e quindi consigliato a chi svolge attività sportiva ma anche a chi è nell”età dello sviluppo. Il cioccolato fondente, soprattutto, contiene una buona quantità di sostanze antiossidanti in grado di combattere i dannosi radicali liberi e rallentare il processo di invecchiamento delle cellule.

 

 

Inoltre la teobromina, presente nel cacao insieme alla caffeina, ha la proprietà di aumentare la concentrazione e la prontezza di riflessi, mentre la serotonina ha la capacità di “sostenere” il sistema nervoso in caso di depressione. E allora non vi resta che fare colazione con una crostatina al cacao Pattìni e un buon caffè, magari all’ombra di un albero del Parco nazionale di Manu in Perù, stupenda riserva diventata patrimonio dell’umanità che “ospita” numerose piante di Theobroma cacao…è proprio dalle popolazioni del centro America che il Nonno ha “rubato” i segreti del cioccolato 😉 In un piccolo foglietto trovato in tasca il Nonno legge questa ricetta davvero “alternativa”…niente dessert ma primi piatti!

 

Zuppa del Guatemala

 

Ingredienti

40 g di cacao in polvere amaro

1/2 pollo

1 litro e 1/2 di brodo

30 g di mandorle in polvere

200 g di patate dolci

2 cucchiaiate di coriandolo tritato

1 pizzicata di pepe di Cajenna

30 g di burro

2 cucchiaiate d”olio

1 cipolla

sale

Procedimento

Mettete a fuoco una pentola con il brodo e quando inizia l”ebollizione buttateci dentro le patate tagliate a cubetti. Lasciate bollire pianissimo per 15 minuti. Fate intanto un soffritto biondo con il burro, l”olio e la cipolla tritata. Lessate il pollo e quando è cotto togliete pelle e ossi. Passatelo al tritacarne aggiungendolo poi al soffritto insieme alla polvere di mandorle. Aggiustate di sale. Rigirate bene con un cucchiaio di legno, lasciate cuocere per qualche minuto poi mettete tutto nel brodo. In un recipiente sciogliete il cacao e il pepe di Cajenna con un po” di brodo caldo, quando sono ben disciolti buttate nel brodo anche quelli. Fate bollire per 4 o 5 minuti. A cottura ultimata cospargete con il coriandolo e servite.

Chi la prova è pregato di farci sapere l’esito dell’esperimento 😉

Girare intorno al mondo è questo: contaminarsi!

Al prossimo mercoledì #intornoalmondo

Manuela Piccioni Eleonora Ciambellotti