Il viaggio trova senso solo in sé, nel suo essere viaggio. È uno stato d’animo, una lente particolare con cui si assaggiano le cose, attraverso cui si incrociano sguardi, si conoscono destini. In viaggio si è sempre soli e allo stesso tempo compagni di se stessi. Si visitano luoghi, ma come ricorda Tabucchi “non è mai solo ‘quel’ luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi. E un giorno, per caso, ci siamo arrivati”. Il Nonno Pasticciere ha ormai girato come una trottola lungo i 5 continenti, collezionando ricette e insegnamenti, respirando odori e tradizioni impensate. Adesso è tempo di invertire la rotta e non preoccuparsi più dei “paesi”, ma delle “persone” delle loro abitudini, del loro modo di cominciare la giornata.

Oggi vi presentiamo Filippo, un giovane biologo marino che ci svela i “segreti” della sua colazione. Forse una domanda vi balenerà nella testa: ma di preciso che cosa fa un biologo marino? Oltre ad avere competenze riguardo evoluzione, abitudini e comportamenti nei relativi habitat naturali o artificiali delle specie marine, deve essere anche un subacqueo professionista! Avete capito bene: la maggior parte delle giornate lavorative di un biologo marino si svolge sott’acqua, per effettuare campionature, riprese fotografiche e video, documentazioni indispensabili per le sue ricerche. Ed è proprio per la componente “marina” che la colazione di Filippo segue delle regole precise 😉

“Fondamentalmente, andare sott”acqua è qualcosa di simile ad una performance di un atleta- ci spiega- quindi, se si prevede l”immersione in giornata, tanti carboidrati facilmente assimilabili per colazione, tipo riso soffiato, cereali, pane. E niente latte, caffè o succo d’arancia: si digeriscono male e provocano la nausea, meglio non rischiare quando si è in barca! Meglio bere semplicemente tanta acqua e thè possibilmente poco aromatizzato. La mia non è una colazione “dietetica”, anzi, il pannicolo adiposo serve eccome per le immersioni! Laggiù, nel profondo, le temperature sono molto basse e se si è troppo “magri” si rischia di avvertire molto freddo e di avere dei crampi…per ristabilirsi si consuma più ossigeno, il “bene” più prezioso in fondo al mare ;)”.

…è proprio vero…”dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei” 😉

E voi? La vostra colazione è così “caratterizzante” di voi stessi, della vostra occupazione? O siete più “romantici” e vi lasciate guidare da umore, voglie e resti nella dispensa? Raccontateci le vostre storie a dolciaria.pattini@gmail.com

Buona giornata a tutti!

Manuela Piccioni Eleonora Ciambellotti