La storia dello zucchero


La storia dello zucchero

Buongiorno amici!

Come in ogni settembre che si rispetti, anche noi di Pattìni abbiamo ricominciato il nostro lavoro, e il Nonno Pasticcere è tornato in azione per accompagnarvi nelle vostre giornate!

Oggi vi vuole accogliere con una nuova rubrica, che andrà a sostituire i Matrimoni Pattìni, con la speranza che abbia lo stesso successo!

La rubrica, che parte oggi, si chiamerà “Food stories: storie e curiosità sul magico mondo del cibo”; al suo interno il Nonno Pasticcere vi parlerà delle storie e delle leggende che attorniano i cibi che giornalmente trovate sulla vostra tavola, aggiungendovi ogni tanto notizie curiose su di loro.

La prima puntata di oggi è dedicata allo zucchero (e non poteva essere altrimenti!), un alimento molto utilizzato in ogni cucina.
Eccovi la sua storia!! 🙂

La storia dello zucchero

Oggi ognuno di noi può permettersi di consumare zucchero a volontà (ma non fatelo troppo, mi raccomando!), visto il suo basso costo.
Ma lo sapevate che nell’antichità esso era considerato molto prezioso ed era appannaggio dei soli ricchi? Strano a dirsi ma è proprio così.
La storia di questo “oro bianco” da cucina (che all’inizio proprio bianco non era, visto che il primo zucchero consumato era quello scuro di canna) comincia nel XIII sec. A. C., quando i polinesiani, dopo averlo estratto dalla pianta, lo portarono per la prima volta in Cina e Giappone.

ZuccheroFurono i Persiani prima e gli arabi poi ad avvicinarlo alle culture mediorientale e occidentale, fin quando lo stesso Federico di Svevia decise di introdurre, nel XIII sec., piantagioni di canna da zucchero in Sicilia. Di questi tempi trovare lo zucchero sulle tavole dei nostri amici provenienti dal medioevo era veramente difficile, visto il suo alto costo. 
Un po’ come caviale e champagne ai giorni nostri (anche se effettivamente non riusciamo a immaginarci un brindisi con lo zucchero a quei tempi! :P)
Diciamo insomma che all’epoca era molto difficile trovare una pastarella alla crema o una torta al cioccolato!

Una prima grande diffusione dello zucchero di canna in Europa ci fu immediatamente dopo la scoperta delle Americhe, quando gli spagnoli decisero di impiantare coltivazioni di zucchero nei propri territori oltreoceano; questo favorì il diffondersi dell’alimento nel vecchio continente, dove il prezzo si abbassò notevolmente.

Ma il boom e l’utilizzo di largo consumo si ebbero soltanto nel corso dell’800, quando al più rinomato e costoso zucchero da canna venne sostituito da quello estratto dalla barbabietola; questa rivoluzione si deve in buona parte a tre persone.
La prima è Olivier de Serres, che fu il primo a scoprire la possibilità di estrarre una sostanza dolce dalla barbabietola fin dal 1500, ma il suo appello rimase inascoltato per anni. Fino al 1747, quando il chimico Andreas Sigismund dimostrò scientificamente la presenza di saccarosio (zucchero) nelle barbabietole. Il terzo “eroe” della nostra storia è Franz Karla Achard, primo ad aprire uno zuccherificio nel 1802.

Da quel momento in poi lo zucchero divenne molto comune, il suo costo fu finalmente accessibile. L’oro bianco cominciò a invadere le tavole dei commensali, cosa che continua a fare ancora adesso, ai giorni nostri.                        

Curiosità

Mentre molti di voi utilizzeranno lo zucchero per cucinare, in pochi conoscono gli altri usi dello stesso.
Noi, insieme al Nonno Pasticcere, abbiamo deciso di andare a scovare per voi sulla Rete
Cosa abbiamo trovato?

Beh c’è chi usa lo zucchero come smacchiante per le macchie d’erba (bambini, ditelo alle mamme e continuate a giocare felici a pallone nei prati!) e chi lo adotta come scrub di bellezza (qui forse dovremmo chiedere aiuto alle nostre fashion blogger di fiducia), ma anche chi lo usa per alleviare il dolore di piccole scottature.
Verità o leggende? A voi l’ardua sentenza. 🙂

E voi, come usate lo zucchero? Semplicemente nel tè, o in qualche altro strano modo che magari non conosciamo? 🙂

Andreas Marcopoli