Lo Yo-Yo: gioco di agilità e concentrazione


Lo Yo-Yo: gioco di agilità e concentrazione

Dopo la pausa estiva il Nonno Pasticciere ritorna ad immergersi nel suo fantastico mondo di giochi, vi ricorda qualcosa questa immagine?

 

 

Chi non hai mai provato a giocare con lo yo- yo? Il nostro mago di delizie è andato a caccia di curiosità su questo passatempo che nelle sue varie trasformazioni di forma, costruzione e materiali, sembra proprio non passare mai di moda.
Si pensa che lo yo-yo abbia avuto origine in Cina, e che molto probabilmente arrivò da lì fino in Grecia dove si trovano le prime tracce storiche in documenti del 500 AC.
In questi documenti si parla di giocattoli fatti di legno, metallo o terra cotta dipinta.
I dischi di terracotta venivano utilizzati per offrire cerimonialmente i giocattoli dell’adolescenza agli Dei quando un bambino era cresciuto, mentre dischi di altro materiale venivano utilizzati per il gioco.
Le registrazioni storiche delle Filippine indicano che i cacciatori del 15° secolo nascosti sugli alberi utilizzavano una pietra legata ad una corda lunga circa 6 metri che lanciavano agli animali al di sotto, utilizzando la corda per recuperare la pietra.

Lo Yo- Yo ebbe un momento di successo delirante verso il 1930 (in Italia nel 1932). Dopo un periodo di stasi è tornato di moda alla fine degli anni ”90, specie nelle confezioni sofisticate della ditta americana Yomega.

 

 

 

Ma come si gioca?
Uno yo-yo è un giocattolo, nonché un attrezzo di giocoleria, composto da due coppe connesse tra di loro da un asse.
È fornito di un cordino, che viene usato per farlo girare e controllarlo. Normalmente il cordino (string) è attaccato da una parte all’asse dello yo-yo mentre l’altra è legata al dito medio della mano del giocatore.
È da far notare che per alcuni stili di gioco moderni il cordino potrebbe non essere fissato all’uno o all’altro capo o addirittura a nessuno dei due! Normalmente quando uno yo-yo viene lanciato, “sleeppa” alla fine del cordino.
Quando il giocatore strattona il cordino lo yo-yo ritorna nella sua mano, utilizzando l’inerzia accumulata durante la rotazione.
Gli yo-yo moderni delle volte non ritornano tirando il cordino ma richiedono l’utilizzo di una tecnica chiamata
Bind Return.
Il materiale da cui è composto può essere di diverso tipo: metallo, plastica e vetro.

 

Usare uno yo-yo richiede agilità nel movimento del polso e concentrazione ma è in generale abbastanza facile. Prima di tutto si infila il dito nell”asola dell”estremità esposta del filo dello yo-yo. Lasciando cadere la rotella e richiamandola verso la mano con un movimento preciso del polso al momento opportuno si può fare in modo che la rotella, girando dal punto più basso, continui a girare e risalga avvolgendo il filo.
Il Nonno pasticciere si sta allenando per partecipare al World Yo-Yo Contest che si tiene ogni anno in Florida tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, evento dove vengono invitati i vincitori di tutti i vari contest nazionali in giro per il mondo per farli sfidare l’uno contro l’altro. Anche voi amici volete seguire il suo esempio?

Non vi resta che allenarvi e  fare una bella scorta di energia con una super merenda, date un”occhiata qui http://shop.dolcipattini.it/it-IT/home.aspx!

Alla prossima!

Fonti:

www.regoledelgioco.com
www.yoyomaniacs.it
curiosando708090.altervista.org
m.it.dhgate.com

                                                                                                                                Manuela Piccioni