Tana libera per tutti!


Tana libera per tutti!

 Il Nonno Pasticciere è proprio un burlone, è da un po’ che i suoi assistenti lo cercano, dove si sarà andato a nascondere? Ma certo…Il nostro mago di delizie è ritornato a viaggiare nel mondo dei giochi e oggi ha deciso di parlarvi di un divertimento che si perde nel remoto passato, diventando proprio uno dei partecipanti!

 

                                                            robadadonne.it

 

Si avete capito, oggi parliamo del “Nascondino”, si gioca in genere all”aperto, in gruppi numerosi. A volte si usa anche il termine nasconderella. Una sua variante altrettanto nota è detta rimpiattino.
La prima notizia del gioco del nascondino risale al II secolo d.C. dagli scritti del retore greco Polluce, che lo chiama apodidraskinda, ovvero il “gioco della fuga”. In alcune parti d’Europa si racconta che il gioco abbia origine da un rituale in occasione dell’equinozio di primavera, durante il quale adulti e bambini uscivano nei campi e nei boschi a cercare i primi segni nascosti della primavera.
Giocare a nascondino era anche abitudine di aristocratici e nobili delle Corti del ‘700, che si divertivano ad acchiapparsi e a nascondersi, probabilmente perché era uno dei pochi modi per avere dei contatti diretti con i propri o le proprie spasimanti. Rappresentava una forma di socializzazione, più che altro un passatempo per corteggiare ed essere corteggiata.

Il gioco ha regole semplici, favorisce lo spirito di socializzazione e spinge i bambini a utilizzare tante piccole strategie per riuscire a trovare ogni volte il giusto nascondiglio.
Il gioco prevede infatti la partecipazione di più bambini di cui uno dovrà coprirsi gli occhi con le mani o mettersi con lo sguardo rivolto verso il muro, contando un certo numero di volte prima di voltarsi.

 

                                                                giardinaggio.org

 

Durante la conta i compagni dovranno cercare un posto per nascondersi. Finito di contare il ragazzino  dovrà tentare di scovare i compagni, mentre gli altri, nel frattempo,, dovranno riuscire a liberarsi dal nascondiglio senza farsi scoprire e farsi prendere ed arrivare al posto della conta, detto “tana”. Se l”ultimo giocatore rimasto da trovare riesce a raggiungere e a toccare la “tana”, potrà dichiarare “tana libera per tutti” o semplicemente “liberi tutti” (o “salvi tutti”), liberando così tutti i giocatori catturati precedentemente, e il giocatore che era alla ricerca in quel turno di gioco sarà obbligato di nuovo a contare e a cercare anche nel turno successivo.

Intanto noi abbiamo capito dove si nasconde il Nonno Pasticciere, ha lasciato tracce inconfondibili, profumi unici arrivano proprio dalla sua cucina, cosa avrà preparato per tutti i suoi amici? Sicuramente delizie imperdibili:)

Al prossimo viaggio nel fantastico mondo dei divertimenti!

 

Fonti:

Nascondino

http://www.agendalugano.ch/episodes/229/com-e-nato-il-gioco-del-nascondino
http://www.arredamentoegiardino.it/giochi-da-giardino/giochi-all-aperto/nascondino.asp

                                                                                                             Manuela Piccioni