Un viaggio nei ricordi: il salto della corda


Un viaggio nei ricordi: il salto della corda

Il Nonno Pasticciere oggi è nostalgico, e siamo sicuri che il suo nuovo viaggio nel mondo dei giochi risveglierà ricordi ludici in molti di voi!
Guardate quest’immagine, vi dice qualcosa?


                                                                                         digilander.libero.it

Parliamo proprio del salto della corda, gioco che consiste nel saltare una corda che viene fatta oscillare al di sotto dei piedi ed al di sopra della testa. A far oscillare la corda può essere lo stesso soggetto che effettua il salto, o altri due che ne tengono i capi. Allo stesso modo a saltare la corda possono essere anche più di un soggetto nel caso la lunghezza della corda lo permetta. Una variante è il Double Dutch, dove si usano due corde che vengono girate in direzioni opposte.

Nell’antica Grecia i giochi con la corda erano una decina e altrettanti ne conoscevano i fanciulli della Roma antica. In Europa, nel XVII e XVIII secolo, si assiste a una vera esplosione di simpatia per i giochi con la corda. Non vi è serie di stampe di questo periodo (Francesi, Olandesi e specialmente Inglesi) in cui non venga dedicata almeno una tavola alla pratica di questo gioco. Si tratta di un divertimento probabilmente antichissimo, scrive Joseph Strutt, autore dei primi dell’ 800. Durante la stagione del luppolo, al posto della corda si potrà usare un ramo di luppolo privato delle foglie. I ragazzi spesso gareggiano in abilità, singoli o in gruppo e talvolta accompagnati da una filastrocca…..e chi salta più volte di seguito senza interruzioni è il vincitore!

Il gioco acquisiva caratteristiche diverse anche in base alla zona geografica, per esempio in Sicilia durante il salto della corda si dovevano dire due parole: “piparuallu” per far girare la corda più veloce, “spiazii” per farla andare più lenta, oppure ” aranciu-limuni- mandarinu”. Se si aveva a disposizione un pezzo di corda più corto si improvvisavano salti a piedi uniti o alternati, facendo girare la corda intorno al proprio corpo.

 

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Un gioco antico e un ottimo esercizio fisico, soprattutto per i nostri piccoli amici, perché rinforza gambe e braccia ed insegna la coordinazione.

E ora un bel salto in cucina per un meritato dolce!:)

Al prossimo viaggio… nel mondo più divertente che ci sia!
                                                                                                                                                                              Manuela Piccioni