Viaggiare, a volte, può voler dire fermarsi


Viaggiare, a volte, può voler dire fermarsi

È un post particolare quello di oggi. Perché i saluti non sono il nostro forte. Perché vorremmo che il Nonno Pasticciere ci ripensasse. Perché, a volte, accettare che nel viaggio ci sia una sosta permanente non è così semplice.
Stamattina abbiamo trovato questo biglietto sul tavolo di cucina.

La firma è inconfondibile. C’è un tempo per tutto, anche per riposare. E sembra che per il Nonno Pasticciere sia arrivato adesso.

Sono diversi anni ormai che ogni settimana vi accompagna in giro per il mondo alla scoperta di nuove colazioni tutte da gustare e sperimentare. Un appuntamento che aveva e ha, se ci ripensiamo adesso, il sapore della curiosità, della contaminazione, del cambiamento. Viaggiare è proprio questo: è lasciarsi catturare dalle cose, penetrarci dentro e riuscirne diverso, arricchito o spogliato a seconda delle situazioni. Comunque “diverso”.

E il Nonno Pasticciere in questo è stato un maestro. Di volta in volta ha allentato la nostra fantasia facendoci conoscere luoghi incantati del nostro pianeta, con simpatia e leggerezza e con un particolare occhio di riguardo alla cucina, la “fonte” delle sue ispirazioni.

Le colazioni nel mondo non hanno certo “coperto” tutti i Paesi, ma il Nonno ha deciso lo stesso di fermarsi. Perché, ci siamo chiesti. Non si tratta di stanchezza, né di “vecchiaia”, ma semplicemente di un “diverso” modo di viaggiare. Si viaggia stando fermi o andando in giro, si viaggia col il cuore o con il fisico, con un libro o con la musica, si viaggia senza valigia oppure con uno zaino che è come un macigno.

E il Nonno ha scelto di continuare a viaggiare nella sua cucina, di ripensare, in silenzio, a tutti gli incontri fatti, a tutti i dolci assaggiati, ai colori, alle bellezze della natura che hanno suggestionato la sua meraviglia. E di “dare tempo” a tutto questo di sedimentare, dentro, per poter rinascere in nuove ricette, in nuove combinazioni di sapori.

Non sappiamo ancora se mai il Nonno ricomincerà le sue colazioni nel mondo, o se ciò che ha imparato durante questi anni, ritornerà fuori con altre forme. Sappiamo solo che adesso dobbiamo dirgli “Ciao”.

“Si possono percorrere milioni di chilometri in una sola vita
senza mai scalfire la superficie dei luoghi
né imparare nulla dalle genti appena sfiorate.
Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare
chiunque abbia una storia da raccontare”

Qual è la vostra storia? Qual è la storia che si lega alle colazioni nel mondo? Cosa vi ha “dato” il Nonno Pasticciere? Il tempo per riposare serve anche a questo. A recuperare forze e suggerimenti, per ripartire. La meta non è così importante, il mondo è pieno di posti incantevoli. È il modo che fa la differenza.

E adesso il nostro mago di delizie ha bisogno di condividerlo il più possibile con voi, per conoscere i vostri “gusti”, per continuare a sfornare prelibatezze che grandi e piccini siano felici di accogliere nelle proprie tavole, insieme a tante nuove storie.

Che ne dite, c’è qualcuno che dà una mano al Nonno? Cosa è stata per voi la rubrica “Colazione nel mondo”?

…e ricordate: nei viaggi, i saluti non sono mai degli addii 🙂
Buona avventura chiamata “vita” a tutti, dal Nonno Pasticciere!

Eleonora Ciambellotti