Quanti modi ci sono per rappresentare il cibo?
Ci verrebbe da rispondere infiniti.
A partire dalle prime nature morte disegnate dai pittori, fino ad arrivare alle foto realizzate dai professionisti dei giorni nostri, la rappresentazione del cibo ha sempre svolto un ruolo importante all’interno non solo della storia dell’arte, ma della storia delle immagini e della comunicazione visiva in generale.


Foto: Michael Crichton

Oggi vi vogliamo parlare di un progetto un po’ particolare, che si propone di farci vedere il cibo da una prospettiva diversa.
Si chiama Conceptual Food, ed è il progetto dell’artista Michael Crichton e ha come obiettivo quelli di presentare il cibo in una modalità che solitamente non vediamo.
La maggiore parte delle fotografie di cibo dell’artista sono, infatti, in movimento: il cibo non è statico, posizionato e inamovibile, ma fluttua nell’aria, si spezza, si muove roteano in piroette che seguono percorsi ben precisi.


Foto: Michael Crichton

Il cibo fotografato sembra essere vivo e sicuramente non è fisso, si muove all’interno della foto come se fosse un animale o un essere umano.In alcune delle foto i cibi sembrano unirsi, come se volessero formare una ricetta di cui, però, l’artista non dà traccia: è l’occhio dello spettatore che deve provarsi ad immaginare quale piatto possa uscire dalla combinazione dei diversi elementi.


Foto: Michael Crichton

Troviamo così uova in volo, fette di salame che saltano vicino al pane, tazze di caffè che si muovono verso zollette di zucchero: tutti cibi ritratti in posizioni insolite, ma indubbiamente originali.

Voi quale preferite?

Andreas Marcopoli